“A Tavola Con Garibaldi e Mazzini” è un’iniziativa promossa dalla sezione di Cagliari dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini con il finanziamento della Fondazione di Sardegna. Questo progetto rappresenta l’opera inaugurale di una serie di attività di divulgazione e ha ispirato il nome di questo sito. Se vuoi rimanere aggiornato sugli sviluppi puoi seguirci tramite i seguenti canali social: Facebook, YouTube e Instagram.
Fra le varie attività portate avanti nel corso del progetto, sono stati realizzati alcuni video su delle ricette storiche collegate a quattro personaggi del risorgimento: Mazzini, Vittorio Emanuele II, Garibaldi e Cavour.
Descrizione sintetica del progetto
Negli ultimi anni, il tema del cibo è diventato parte del dibattito pubblico, sia in termini di produzione e qualità, sia nel suo significato simbolico, storico e religioso. In Italia, ci sono molti progetti che valorizzano i cibi tradizionali, spesso connessi alla salvaguardia delle aree interne o dei borghi. Produrre e consumare cibo sono atti politici con effetti sull’agricoltura, sull’ambiente e sulla definizione delle identità regionali e nazionali.
Il progetto si propone di studiare la costruzione di un’identità gastronomica nazionale attraverso gli epistolari e gli scritti di Garibaldi e Mazzini, analizzando il legame tra il cibo e la costruzione dell’identità italiana durante il Risorgimento. Saranno coinvolte scuole superiori alberghiere e turistiche per sviluppare un percorso storico-gastronomico connettendo Garibaldi e Mazzini con la cucina.
Il risultato del lavoro svolto, il progetto stesso e le conoscenze acquisite saranno rese disponibili a tutti. Per fare ciò, sono stati attivati dei profili social e un canale YouTube, dove condivideremo video, articoli e aggiornamenti sul progetto. Inoltre, organizzeremo incontri con esperti del settore, laboratori ed eventi in cui sarà possibile approfondire le tematiche trattate. In questo modo, non solo renderemo le informazioni facilmente accessibili a chiunque voglia approfondire il nostro lavoro e le nostre scoperte, ma puntiamo a rendere questa parte della storia più coinvolgente e facilmente comprensibile anche per coloro che non hanno una conoscenza approfondita sull’argomento.
Presentazione estesa del progetto
Il testo è pensato per quelle persone che vogliono avere una panoramica più dettagliata del progetto. Grazie ad esso si potrà esplorare più a fondo quali sono gli obiettivi e le finalità, valutando ogni singolo passaggio e decisione che si celano dietro al suo sviluppo.
Premessa
Negli ultimi anni il tema del cibo si è affermato nel dibattito pubblico, sia nella sua espressione prettamente gastronomica (produzione, attenzione alla qualità, diffusione di una cultura maggiormente attenta alla salute), sia nelle sue rappresentazioni simboliche, storiche, religiose . Il contesto italiano fornisce quotidiani esempi di progetti che si pongono come obiettivo la valorizzazione territoriale attraverso la riscoperta (se non la totale invenzione ) di cibi tradizionali, spesso connessi alla salvaguardia e alla valorizzazione delle aree interne o dei borghi .
Produrre e consumare cibo sono atti politici che hanno effetti sia sul piano agricolo e ambientale , sia nelle definizioni delle appartenenze regionali e nazionali .
Il lungo Ottocento, con il processo di unificazione nazionale, è stato uno dei momenti centrali nella definizione del cibo italiano, culminata con la fondamentale sintesi di Pellegrino Artusi . Lo stesso linguaggio risorgimentale ricorre a metafore gastronomiche: su tutti, citiamo Cavour che, nella sua corrispondenza, con le “arance” indica la Sicilia e con i “maccheroni” Napoli . Decenni dopo, Emilio Sereni ricostruirà, attraverso fonti letterarie, la rivoluzione gastronomica che porta la Campania a diventare il territorio di riferimento per la produzione della pasta . Lo stereotipo dei “mangiamaccheroni” però farà parte dell’immaginario negativo sul Mezzogiorno e sarà esteso fin dal XIX secolo a tutti gli italiani emigrati, soprattutto nell’America settentrionale.
Su questo fenomeno si innesta un ulteriore processo di “invenzione” della cucina italiana che, attraverso la memoria degli emigrati e il superamento delle differenze territoriali, ha creato il mito culinario italiano all’estero .
Un mito che resiste nel tempo e interessa i principali protagonisti del Risorgimento: Garibaldi e Mazzini. Il ricordo dell’eroe dei due mondi persiste nel Regno Unito anche grazie ai biscotti Garibaldi , realizzati con confettura e uva passa, mentre la memoria di Mazzini è trasmessa anche attraverso la torta alle mandorle che porta il suo nome, realizzata secondo la ricetta che lo stesso patriota invia alla madre nel 1835 dal suo esilio svizzero.
Problemi che si intendono affrontare
Il progetto si propone di studiare la costruzione di un’identità gastronomica nazionale attraverso gli epistolari, gli scritti di Garibaldi e Mazzini , il patrimonio bibliografico risorgimentale.
La ricerca intende indagare su diversi problemi storiografici:
- Il tema del cibo e dell’alimentazione in rapporto alla costruzione nazionale italiana attraverso le biografie di Garibaldi e Mazzini. Un riferimento particolare sarà l’analisi del sentimento repubblicano-democratico della cultura liberale genovese impressa in Mazzini e Garibaldi ;
- Il carattere transnazionale del Risorgimento che passa anche per la diffusione del cibo italiano da parte di Garibaldi e Mazzini e dalla dedica di ricette ai due protagonisti, che contribuisce ad alimentarne il mito ;
- Il tema dell’esilio e delle connessioni tra gli esuli e la madrepatria attraverso la memoria gastronomica;
- La rete di relazioni economiche che si sviluppa tra la Penisola e i luoghi dell’esilio (soprattutto il Regno Unito) con il commercio di prodotti gastronomici italiani.
Il progetto si propone di sviluppare una dimensione pubblica attraverso il coinvolgimento degli istituti secondari superiori che si occupano di gastronomia e servizi turistici. Con la collaborazione del corpo docente, attraverso appuntamenti seminariali e laboratoriali, si realizzerà un percorso storico-gastronomico che si concluderà con la costruzione di due menu connessi a Garibaldi e Mazzini attraverso lo scavo nelle fonti documentarie.
Per la comunicazione del progetto saranno attivati profili social dedicati e un canale YouTube per i quali occorrerà sviluppare un adeguato piano editoriale funzionale alla trasmissione delle conoscenze e alla disseminazione dei risultati.
Le attività saranno coordinate e supervisionate da un comitato scientifico composto da esperti accademici e public historian.
Piano operativo
- Raccolta documentaria e bibliografica;
- Attività di formazione con le scuole;
- Costruzione del percorso gastronomico di Garibaldi e Mazzini;
- Attivazione e gestione profili social e canale Youtube. Creazione di un piano editoriale per la trasmissione di conoscenze e la disseminazione dei risultati:
- Pubblicazione degli incontri nelle scuole
- Clip brevi con la spiegazione e la realizzazione delle ricette
- Clip storiche sul rapporto tra i personaggi del Risorgimento e il cibo
- Podcast con letture degli epistolari e dei documenti
- Ricettario web prodotto dagli studenti con la collaborazione degli insegnanti
Destinatari
Il progetto si rivolge in prima istanza alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie superiori a indirizzo alberghiero e/o turistico, con l’obiettivo di trasferire conoscenze storiche sul periodo risorgimentale attraverso la storia del cibo. Inoltre si intende fornire ai futuri operatori e operatrici nell’ambito della ristorazione un contributo culturale e di elaborazione per la creazione di progetti gastronomici che coniughino il cibo e la storia.
Attraverso le attività di comunicazione integrate si ambisce ad avere un impatto sul pubblico interessato al cibo e alla storia, anche con la realizzazione di prodotti multimediali dedicati.