Arma di Taggia – Istituto alberghiero superiore Eleonora Ruffini

Progetto ATCGM - Arma di Taggia 2023
Arma di Taggia, 1° febbraio 2023

Il progetto A Tavola Con Garibaldi e Mazzini è stato inaugurato il 1° febbraio del 2023 presso l’Istituto alberghiero superiore Eleonora Ruffini di Arma di Taggia. L’attività in classe si è svolta in due sezioni principali. La prima ha visto il dialogo tra i ricercatori e gli studenti attraverso un’introduzione frontale sull’età risorgimentale seguita da un confronto sulle conoscenze, sollecitazioni e suggerimenti della classe. La decisione di utilizzare quali figure principali del progetto Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi e di privilegiare il contesto divulgativo nella regione Liguria e Sardegna ha facilitato l’impianto del confronto con gli studenti, abitanti di città e paesi che richiamano direttamente alla tradizione risorgimentale a livello toponomastico e monumentalistico. Le ragioni dell’esilio politico di Mazzini e la biografia di Garibaldi, corsaro prima e generale delle operazioni militari del processo risorgimentale italiano dopo, sono stati presentati agli studenti introducendo anche le fonti per lo studio delle loro figure per mezzo dell’alimentazione. A questo proposito sono stati mostrati i carteggi mazziniani rivolti alla madre ponendo in evidenza le difficoltà di una comunicazione sorvegliata dalla polizia che ad esempio richiedeva l’impiego di nomi in codice. Rispetto al personaggio storico di Garibaldi si è usufruito invece delle memorie della figlia Clelia.

La lettura dell’epistolario mazziniano rivolto alla madre ha permesso agli studenti di ricondurre a una dimensione più umana uno dei protagonisti principali del Risorgimento italiano che, come accade a molti di noi quando si trovano all’estero, lamenta la mancanza della routine abitudinale e dell’alimentazione di casa. Tuttavia, la riflessione condivisa delle ragioni di una lontananza da casa – che nel caso dell’esule durò fino alla sua morte – ha permesso di ragionare sul contesto storico che rende la vicenda di Mazzini esemplare per lo studio dell’esilio politico. Allo stesso modo, l’identificazione dei piatti garibaldini nella cucina latino-americana – in primis da parte degli studenti – ha consentito di ragionare sul mito dell’Eroe dei Due Mondi, figura eccezionale per cogliere l’intenso processo di globalizzazione caratterizzante l’Ottocento, anche attraverso la riappropriazione culinaria raccontata da Clelia, che nelle sue memorie spiega – ad esempio – che il the verde rimandava ai giorni del padre a Montevideo.

Durante la seconda fase didattica è stato chiesto agli studenti di costruire un percorso gastronomico avente per oggetto la ricostruzione narrativa della storia del luogo ospitante l’istituto di afferenza. Attraverso lo studio del resoconto storiografico della realtà politico-sociale del ponente ligure dei primi tre quarti del XIX secolo, è stato deciso di ricostruire l’ambiente settario-repubblicano. Al pari di molte vicende che caratterizzarono la sociabilità costruita dalle sette carbonare della penisola del cosiddetto triennio liberale, il pranzo o la cena organizzata tra affiliati rappresentò un’occasione di incontro e coordinamento cospirativo; ma non solo.

Agli studenti è stato chiesto di elaborare la trama della cena carbonara e di impersonarla teatralmente durante l’evento, ispirandosi al modello della ‘‘cena con delitto’’. A rotazione, delle studentesse volontarie hanno interpretato Eleonora Ruffini. La scuola ha messo a disposizione gli abiti d’epoca conservati e l’edificio, concessione della stessa Eleonora Ruffini al comune di Arma di Taggia per via testamentaria. L’istituto scolastico si presenta infatti secondo la struttura architettonica del ponente ligure di tardo XVII secolo: una villa ad uso esclusivo suddivisa in due piani collegati al loro interno da un’imponente scalinata in pietra. Il piano rialzato venne originalmente concepito come vasto spazio per l’accoglienza degli ospiti e deposito dei raccolti dei campi, a cui erano addetti i collaboratori della famiglia Ruffini. Il piano superiore ospitava invece le camere ed è arricchito da uno stupendo balcone che affaccia direttamente sul mare. Le cucine degli studenti sono situate in strutture completamente fornite per l’attività scolastica nel giardino della scuola, a pochi metri dall’ingresso principale e suddivisi a seconda delle preparazioni gastronomiche in programma (tavola calda, pasticceria e zona del lavaggio utensili).

Questo lavoro si è svolto su due piani distinti ma fortemente intrecciati. Da un lato l’aspetto strettamente culinario, che ha visto la preparazione della focaccia alla salvia, servita dagli studenti come antipasto assieme alla torta pasqualina. Ancora oggi, entrambe le pietanze rappresentato due dei piatti tipici della Riviera, come il primo piatto servito caldo: i pansotti, ovvero ravioli ripieni di verdure e serviti a piacimento con salsa di noci o all’olio. La cena si è conclusa con la torta Mazzini, dolce a base di mandorle e limone di cui l’Esule inviò la ricetta alla madre e che è divenuto nel tempo identitario del genovesato.

Dall’altro, l’aspetto “mimetico”. Si è infatti cercato di riprodurre il più possibile anche l’atmosfera settaria dell’epoca per questo le pietanze sono state servite al pubblico durante la ricostruzione teatrale di un incontro clandestino, dove gli studenti vestiti in abiti d’epoca hanno messo in scena un’ipotetica conversazione che sarebbe potuta avvenire tra uomini liguri degli anni Trenta dell’Ottocento, intenzionati a rovesciare il regime monarchico sabaudo per l’instaurazione della Repubblica, richiamandosi direttamente al pensiero di Giuseppe Mazzini e introducendo la figura di Eleonora Curlo Ruffini.

Il successo della cena risorgimentale è stato sancito dalla revisione dell’organizzazione dall’aggiunta di due date, oltre al giugno 2023 (il 7 e l’8), al fine di permettere di soddisfare le richieste di una lunga lista d’attesa. Non solo: i professori delle classi coinvolte hanno dichiarato di aver voluto finalizzare l’attività alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.